ALLA LUCE DEL
SOLE
(anche quando
piove)
Da
diversi mesi notiamo un triste fiorire di scritte e simboli fascisti sui muri
dello Stadera, Chiesa Rossa e Gratosoglio. Sono le solite frasi inneggianti al
razzismo e alla xenofobia firmate da Forza Nuova – Milano Sud. Oltre alle
scritte Forza Nuova cerca facili consensi alimentando la guerra tra poveri e
tra chi abita nei quartieri popolari.
Forza
nuova ha sede in Via Palmieri 1. La sede l’ha avuta grazie agli “amichetti” che
ha all’interno di ALER. Quelli stessi vertici di ALER corrotti, mafiosi, dediti
a sgomberare famiglie di occupanti per necessità e a non assegnare le case
vuote, che sono quasi 10 mila solo a Milano. I vertici di ALER sono quelli che
hanno contribuito a creare un buco economico di enormi proporzioni, che hanno
aperto sedi di rappresentanza anche in Libia, tanto per fare un esempio di
spreco, e poi sostengono che non hanno i solidi per fare la manutenzione delle
case popolari, per cambiare le lampadine dei piloni della luce o per togliere
l’amianto dalle portoni delle case di Gratosoglio. I vertici di ALER ingrassano
e si arricchiscono e a noi lascino l’amianto da respirare.
E
in questo contesto a cosa servono i fascisti e Forza Nuova? Ad alimentare la
guerra tra poveri e a garantire che i potenti rimangano sempre al loro posto.
Non hai la casa? Non hai il lavoro? La colpa è dei migranti, dei rom, dei
poveri. Ripetono questa storia da anni solo per metterci uno contro l’altro.
NON E’ COSI’. Al mondo ci sono sfruttati
e sfruttatori. Noi siamo gli
sfruttati, come i nostri fratelli immigrati. La nostra rabbia, la nostra lotta,
la indirizziamo contro chi ci sfrutta. Il nemico è chi sfrutta il lavoro, chi
alimenta il precariato, chi ci propina politiche di austerità, chi cancella il
welfare e i diritti. Ma il nemico è anche chi è responsabile del degrado delle
periferie, ALER e amministratori locali, passati e presenti.
Fascisti
e Forza Nuova sono i complici del nemico. Sono i cani da guardia dei potenti,
quelli che alimentano la guerra tra poveri per evitare che indirizziamo la
nostra rabbia verso il vero nemico. E, come i cani da guardia che pisciano per
segnare il territorio, loro fanno scritte sui muri, di notte, di nascosto,
senza farsi vedere.
Per questo oggi le
cancelliamo e lo facciamo alla luce del sole, senza nasconderci. Lo facciamo
perché essere antifascisti vuol dire lottare contro i potenti e gli
sfruttatori. Vuol dire proporre pratiche di vita alternativa, partecipata,
condivisa, democratica. Vuol dire battersi contro il degrado delle periferie.
Vuol dire contrastare la guerra tra poveri e l’odio razziale. Vuol dire negare
l’agibilità e lo spazio ai fascisti e ai razzisti.